Don Abbondio - Brunori SAS

Don Abbondio nello strazio

Del mio mare violentato

Dello stato delle cose

Che ormai è dato per scontato

Nella farsa tragicomica

Di una tratta autostradale

Nelle morti per errore

Sopra un letto di ospedale

Don Abbondio nel silenzio

Don Abbondio nell’assenza

Don Abbondio ai funerali

Della nostra coscienza

Don Abbondio sono io

Affacciato alla finestra

A guardare le macerie

E contare quel che resta

E no, stasera no

Don Abbondio pasta al forno

E salsiccia di maiale

Don Abbondio è mio nipote

Lo dobbiamo sistemare

Tra le sedie e le poltrone

Di un consiglio comunale

Tra le mani che si allisciano

In un seggio elettorale

Don Abbondio negli inchini

Nella schiena che si piega

Don Abbondio che alla fine

A noi che cazzo ce ne frega

Don Abbondio sono io

Affacciato alla finestra

A guardare le macerie

A contare quel che resta

E no, stasera no

Na-na-na-na-na-na-na-na

Na-na-na-na-na-na-na-na

Don Abbondio è mia madre

La mia terra e il mio dialetto

La Madonna che si inchina

Per paura e per rispetto

Per un pomodoro rosso

Come il sangue di un Cristo

Che ha la pelle così nera

Che nessuno l’ha mai visto

Lavorare al buio nero

Nero come è nero il lutto

Di chi non avrà mai niente

Perché gli hanno preso tutto

Don Abbondio nel mio sguardo

Che si poggia sempre altrove

Per paura che agli indizi poi

Si aggiungano le prove

No, stasera no

Don Abbondio nelle scuse, nelle giustificazioni

Nelle statue, nelle piazze, nelle commemorazioni

Nella voce di un padrone che non devi nominare

Nella bocca che si apre solamente per mangiare

E no, stasera no

Mmh, mmh

Don Abbondio in the agony

Of my raped sea

Of the state of things

Which is now taken for granted

In the tragicomic farce

Of a motorway section

In deaths by mistake

Above a hospital bed

Don Abbondio in silence

Don Abbondio in his absence

Don Abbondio at the funeral

Of our conscience

Don Abbondio is me

Overlooking the window

To look at the rubble

And count what's left

And no, not tonight

Don Abbondio baked pasta

And pork sausage

Don Abbondio is my nephew

We have to fix it

Between the chairs and armchairs

Of a city council

Between the smoothing hands

In a polling station

Don Abbondio in the bows

In the back that bends

Don Abbondio that in the end

What the fuck do we care

Don Abbondio is me

Overlooking the window

To look at the rubble

To count what remains

And no, not tonight

Na-na-na-na-na-na-na-na

Na-na-na-na-na-na-na-na

Don Abbondio is my mother

My land and my dialect

The Madonna who bows

Out of fear and out of respect

For a red tomato

Like the blood of a Christ

That he has such black skin

That no one has ever seen it

Work in the dark black

Black as mourning is black

Of those who will never have anything

Because they took everything from him

Don Abbondio in my eyes

Which always rests elsewhere

For fear of clues then

Add the evidence

No, not tonight

Don Abbondio in apologies, in justifications

In the statues, in the squares, in the commemorations

In the voice of a master you don't have to name

In the mouth that opens only to eat

And no, not tonight

Mmh, mmh